lunedì 22 settembre 2014

MABON

Buon equinozio d' autunno a tutti.Dopo Oastara ho partecipato con grandissimo piacere al mio secondo "UP" dal titolo"Mabon: il calore dell' autunno".Si chiama quindi Mabon Dream il pendente realizzato in argilla polimerica multicolor e pietra dura.Una goccia di quarzo citrino è incastonato in una ghirlanda di foglie autunnali dalle sfumature multicolori . Sul retro è rappresentato un pentacolo oro e fluo in campo verde e violetto. L' incastonatura “a giorno” ovvero con pietra libera sia davanti che sul retro,rende il pendente adatto anche alla cristalloterapia in quanto può stare a contatto con la pelle. Dotato di ampollina porta essenze od acqua separabile tramite piccolo moschettone e custodita in spirale in alluminio smaltato nichel free e tappino decorato con argilla polimerica. La catenina in rame brunito è assolutamente anallergica e in omaggio con il pendente. L'esemplare è unico, realizzato completamente a mano senza l' ausilio di stampi e ridipinto a mano per evidenziare le venature della vegetazione.Ha la sua confezione regalo con certificato di autenticità e firma dell'autrice.









mercoledì 17 settembre 2014

OMAGGIO A FRIDA KALHO

Un mio contributo al ricordo di Frida Kalho.Si tratta di una tela scenografica in cotone preparata in acrilico che in Toscana definiamo "cencio". Ho realizzato il dipinto intuitivamente e senza bozzetto preparatorio, a parte la solita geometria sacra di base che uso sempre. Ho usato una tecnica mista di matite acquarellabili,acrilici,smalti all'acqua e foglia oro- mix.Immancabile l' effetto fluorescenza nei contorni del volto di Frida.

Ho lavorato pensando alla sua vita così distante dalla mia come cultura e come drammaticità. Desiderando predispormi alla pittura intuitiva ho ricordato nella mente storie di donne vittime di violenza o protagoniste di drammi intimi,pertanto ho scelto di mettere al centro della scena parte dell' intenso volto di Frida e l' immagine della culla della vita che l' artista volle dipingersi nel proprio busto di gesso.Si tratta di un feto:quel bambino mai nato che Frida cercò e tentò di far crescere invano nel suo ventre.La destra del dipinto,per chi osserva l' immagine è l' immancabile omaggio alla sua pittura con le foglie articolate e le crepe sul terreno.
L' altra parte,ovvero quella alla destra di chi osserva rappresenta la Speranza.Pare che Frida in punto di morte abbia detto:"Spero di non tornare mai più" ,ma sento che un'artista che come lei ha saputo esprimere sia pittoricamente sia per mezzo del suo vissuto, tutta la passionalità ,l' impegno e la determinazione caratteristiche della propria terra, non possa non avere mai perso la speranza.
Ho pensato di rappresentare la speranza con i diafani petali della sua acconciatura che si librano nell' aria come piume tra scintillii di luce.





Il "cencio" sarà esposto a Grosseto, sabato 20 settembre assieme ad altri tre dipinti di colleghe artiste.Insieme completeranno la scenografia per un' intensa rappresentazione di Teatro-Danza.